Dux Etruriae: alla scoperta degli Etruschi sulle orme dei Medici

Pausania suggerisce un itinerario: chi fosse interessato può utilizzare gli indirizzi della pagina “contatti” e costruire il programma dettagliato che qui di seguito è riportato a grandi linee.

 

Cosimo I è il primo ad aggiudicarsi l’epiteto Dux Etruriae: con lui si consolida, infatti, una tendenza che era cominciata già con Lorenzo il Magnifico, quella di far coincidere i confini della signoria medicea con quelli dell’antica Etruria. L’eredità morale si traduce in eredità materiale e gli Etruschi diventano i capostipiti di una dinastia che vuole ampliare i propri confini ben al di là dei limiti fiorentini. L’intento politico e quello culturale si alimentano a vicenda e viene così segnata la nascita dell’etruscologia.

L’itinerario si propone di visitare le principali vestigia dell’Etruria Propria seguendo le tappe della “scoperta” delle antichità etrusche nel corso del Quattro e Cinquecento attraverso l’influenza di queste sul pensiero e le arti dei principali protagonisti del Rinascimento e dell’Umanesimo toscano.

Partendo dal fascino degli affreschi tombali di Tarquinia, il percorso ci condurrà a Firenze attraverso musei e scavi vecchi e nuovi, visti con l’occhio curioso e “ingenuo” dell’umanista. La tappa aretina ci permetterà, tra l’altro, di rendere omaggio al Vasari, fresco reduce dai festeggiamenti per i 500 anni dalla nascita.

Lungo la strada non mancheranno le soste fondamentali per entrare più direttamente in contatto con il gusto degli umanisti alla scoperta degli etruschi: la tradizione toscana sarà protagonista, infatti, anche sulla tavola in un percorso parallelo attraverso le vigne del Chianti e le degustazioni dei prodotti tipici.

In 7 tappe creiamo la nostra Francigena au rebour: da Roma a Firenze

A fare da introduzione al nostro cammino sono le tombe dipinte di Tarquinia, prima tappa dell’itinerario: attraverso le immagini di almeno cinque dei tumuli visitabili, entriamo subito in contatto con gli aspetti salienti della civiltà etrusca, i riti funerari e gli usi di vita quotidiana, sapientemente replicati sulle pareti delle tombe. Vulci è invece la prima città etrusca ad aprirci le porte: nel parco archeologico è possibile scegliere percorsi che uniscono la visita alle vestigia etrusche con la piacevolezza di un trekking naturalistico. La sera avvolgerà gli intrepidi viaggiatori nei suggestivi viottoli medievali di Massa Marittima.

Al risveglio, il borgo di Massa Marittima aprirà i tesori etruschi dell’Antiquarium, allestito con i reperti del Parco Archeologico del Lago dell’Accesa. La visita degli scavi premette di cogliere la vera essenza dell’Etruria mineraria: case e fornaci accomodate attorno al lago, con le necropoli poco distanti, qui gli Etruschi della Maremma sfruttavano al meglio le ricche risorse sotterranee.

Dal Lago dell’Accesa è d’obbligo la visita a Vetulonia, il centro urbano che più di ogni altro influenzò la produzione ceramica della zona; nel pomeriggio si parte alla conquista del regno di Porsenna.

Dopo una sosta a Sarteano e a Pienza, l’arrivo a Chiusi segna il passaggio in un’Etruria più “intellettuale” e raffinata.

La terza giornata si apre alla scoperta del piccolo centro, con la visita al “labirinto di Porsenna“, al Museo Archeologico Etrusco e naturalmente alle tombe dipinte.

Quindi, un veloce trasferimento a Cortona con visita del tumulo del Sodo, mirabile tomba monumentale, e dell’Accademia Etrusca di Cortona, un Museo dalla storia centenaria, attorno al quale si sono ritrovati i principali studiosi di Etruscologia a partire dalla fine del ‘700.

Nel tardo pomeriggio l’arrivo ad Arezzo con visita del Museo Archeologico e della casa Vasari, in omaggio a uno dei protagonisti della riscoperta etrusca di casa Medici.

Giunti a metà del nostro itinerario, ripartiamo verso Sud dirigendoci a Siena e a Castellina in Chianti, cogliendo l’occasione di visitare i Musei Archeologici ma anche di degustare i prodotti tipici della zona.

L’arrivo a Volterra segna un altro capitolo del nostro personale taccuino di viaggio: cominciamo ad esplorare l’Etruria settentrionale, quella dell’alabastro e del marmo, quella che più di altre è rimasta incastonata nei gioielli dell’architettura granducale.

Il giorno successivo visitiamo il Museo Guarnacci a Volterra e ci dirigiamo verso Pisa: visita al Camposanto e agli Arsenali Medicei, giro turistico della città (possibile gita sull’Arno) e in serata il trasferimento a Lucca.

Da Lucca proseguiamo verso l’ultima tappa: il trasferimento a Firenze passando per Bacchereto e Artimino. Nei luoghi in cui è nato il primo D.O.C. del Barco Reale, dove cioè Cosimo ha voluto per la prima volta certificare la produzione dell’ottimo vino di Carmignano, scopriremo gli Etruschi dell’Arno e i guerrieri villanoviani nella loro fase di transizione verso l’età splendida dell’Orientalizzante.

Risaliremo il corso del fiume lasciandoci guidare dalle pietre fiesolane e così giungeremo a Firenze!

Nei due giorni fiorentini divideremo le visite, prima a Fiesole (con Museo) e al Museo Archeologico di Firenze e poi al centro cittadino: casa Buonarroti, gli Uffizi e Palazzo Medici Riccardi. In modo da ritrovare i luoghi in cui rimangono le testimonianze delle pregiate origini del Dux Etruriae.

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