The Pursuit of Stefiness

Piccolo (o grande) annuncio… dopo 488 anni da Giovanni da Verrazzano ecco che un’altra residente toscana (Mediolanum me genuit) approda sull’Hudson!

Ebbene sì, sbarco negli USA, a Poughkeepsie per la precisione, stato di New York, dove rimarrò per 4 mesi a insegnare archeologia.

Dal Marist College terrò, spero, aggiornato questo blog, che per l’occasione inventerà una rubrica: The Pursuit of Stefiness. Sulla falsariga della costituzione americana che, tra le altre cose, garantisce il diritto di cercare la propria felicità (in piccolo è scritto “a scapito di quella degli altri”, ma questa è un’altra storia), cercherò qualcosa che mi appartenga e qualcosa che mi arricchisca, come mi capita ogniqualvolta mi trasferisco in un altro Paese.

Nel frattempo ci saranno le elezioni, Zichichi avrà cominciato a nuclearizzare la Valle dei Templi di Agrigento, Battiato avrà inaugurato la Sagra del Cinghiale Bianco dei Nebrodi, nel Colosseo si potrà entrare solo calzando le Todd’s, i centurioni avranno abbandonato le vesti romane per trasformarsi in brucianti Giordano Bruno a Campo de’Fiori, Renzi avrà spostato la capitale a Firenze e avrà affidato il catering di tutte le sagre toscane a Benedetta Parodi, Bersani avrà aperto uno zoo per stare più vicino ai leopardi da smacchiare e Berlusconi sarà il nuovo Presidente della Repubblica. Briatore sarà stato chiamato da Renzi come Ministro all’Industria, mentre Vendola si sarà dato alla musica, componendo canzoni con Sgalambro, orfano di Battiato. Grillo avrà attraversato a nuoto la Civitavecchia-Cagliari e sarà rimasto in Sardegna, ma privo di collegamento internet; Casaleggio, invece, sarà diventato il guru di Renzi e Gori e avrà messo un hotspot in cima al campanile di Giotto. Il Vasari sarà stato definitivamente bruciato, scoprendo una bella chiazza nera sulla parete del Salone dei 500 in Palazzo Vecchio a Firenze, ma Renzi avrà organizzato una splendida iniziativa: #mypalazzovecchio, aprendo a tutti la possibilità di ridecorare la parete rovinata. Pompei sarà crollata quasi interamente, tranne che per il bordello e l’arena, luoghi simbolo in cui Resta organizzerà la rinascita dei Beni Culturali.

Ecco, mentre tutto questo accadrà io sarò negli USA, a 6 ore di fuso e con molte avventure da vivere.

La partenza è fissata per il 15 gennaio 2013, ma oggi ho una certezza in più, anzi due: il VISTO e il BIGLIETTO A/R. Sono bene accetti consigli, domande, aiuti, indirizzi, sollecitazioni, divieti!

Sarò una novella Alice in Wonderland oppure Tanina?Non so, andrò comunque alla ricerca di Stefiness, la Stefanitudine, e vediamo che cosa troverò!

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3 risposte a The Pursuit of Stefiness

  1. Francesca scrive:

    Un po’ di pietà per chi rimarrà qui, a sorbirsi tutto quello che hai profetizzato (che prontamente accadrà)!!

  2. Stefania scrive:

    vorrei far notare la finezza della foto d’apertura: il motto dice “ausa” perché Luca Lanzalaco ha modificato sapientemente l’immagine (che in originale è ausus, riferito a Giovanni).

  3. Pingback: P.O.S.#1- Io capisco | Memorie dal Mediterraneo | Archeologia e Didattica

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