Notturno #1

L’ultimo rintocco della mezzanotte è il momento in cui finalmente tutto quello che è accaduto durante la giornata comincia ad avere un senso.

Memorie dal Mediterraneo è una dichiarazione di intenti, più che il titolo di un blog, e forse è arrivato davvero il momento di ricordare in maniera più organizzata: chiedo a Chopin di ispirarmi e do inizio ad alcune brevi riflessioni, tra la mezzanotte e l’una.

Angeli e Demoni

Ho appena concluso la serie Good Omens, un piccolo gioiello di British humour, tratto dal libro di Neil Gaiman e Terry Pratchett. I riferimenti all’Antico Testamento sono molto raffinati e, come sempre, mi piace godermi una arguta trasposizione della mitologia biblica nel mondo contemporaneo. La chiave di lettura dell’Armageddon si avvicina molto al mio modo di guardare il mondo: persa nella fascinazione della società degli umani, convinta che ci sia molta più filosofia tra cielo e terra, che non in un pantheon di creature divine e trascendenti.

Incensi e mirre

In questi giorni mi immergo nella lettura della traduzione italiana di “Sugli odori” di Teofrasto, con prefazioni e saggi e documenti che arricchiscono incredibilmente la già pregiata edizione. Nell’aria umida di una stagione monsonica, uno degli inevitabili effetti del cambiamento climatico in atto, ogni riferimento agli antichi profumi sembra diventare palpabile essenza ed entrarmi nelle narici, per allargarsi attorno alle pupille e scendere inarrestabile fino alle labbra socchiuse. Il sacchetto rosso che sparge il suo aroma nella mia borsa ormai da quasi un anno è lì a ricordarmi di quando affondai la mano in una coppa di mirra, a Wadi Mousa, di fronte l’ingresso al sito di Petra.

Chissà quanto incenso è stato bruciato per invocare quelle creature soprannaturali cui abbiamo affidato le nostre anime nei millenni, chissà quanta mirra è stata utilizzata per conservare i corpi, nei millenni, e cercare di garantirci una vita senza fine.

Megiddo

Armageddon: il termine giunge come “rivelazione” nell’Apocalisse di Giovanni, e si riferirebbe alla collina di Megiddo (Har-Megiddo). Qui in Good Omens viene portato il presunto Anticristo, qui si dovrebbe sprigionare la battaglia alla fine del mondo. L’archeologia ha trovato i resti delle tante battaglie combattute: una centro fondamentale per le vie carovaniere, a conferma del fatto che la Storia è fatta di viaggi.

In questa notte irrequieta i pensieri si affollano attorno all’immagine di vita e di morte, personale o collettiva, e l’aria della mia stanza si riempie di profumi antichi, resine e cortecce, gli alberi della vita che si offrono in sacrificio per aromatizzare le mie riflessioni.

Conclusioni

L’ora sta finendo e le Memorie si cristallizzano, proprio come gocce di mirra odorosa. Il Mediterraneo mi aspetta sorridente. Su una collina a sud di Haifa gli uomini hanno voluto immaginarsi la fine del mondo, che avesse il profumo delle spezie vendute al mercato e l’aspetto di un luogo brulicante di persone: il posto più vivace dove distruggersi, il caos degli inizi che ingoiasse tutto ciò che aveva creato.

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